giovedì 21 novembre 2013

Parla Carlo Cottarelli

C’è chi dice: in Italia la spesa al netto degli interessi non è molto più alta che altrove. Cosa risponde?
«Se escludiamo gli interessi sul debito - troppi - e le pensioni è vero. Ma con questo debito non possiamo permetterci sprechi. Se possiamo essere più bravi dei tedeschi nel calcio, possiamo farlo anche nella revisione della spesa».


E la Sanità? Il ministro Beatrice Lorenzin sostiene che i risparmi saranno studiati all’interno del suo dicastero e Cottarelli è d’accordo. «Non siamo mica in conflitto. La revisione della spesa la deve fare prima di tutti la pubblica amministrazione», dice il commissario arrivato a Roma, al ministero dell’Economia, dal Fondo monetario internazionale. Le cose da fare, spiega, sono due: capire se si può fare la stessa attività, dare lo stesso servizio, a costi più bassi. E individuare e togliere i servizi non necessari. «Non si tratta di toccare lo stato sociale che è un fondamento dell’economia italiana». Ma, ripete, anche in questo settore occorre eliminare gli sprechi e «i servizi non necessari». 

Ancora più delicato è l’argomento pensioni. L’Italia, riconosce, «ha fatto un’ottima riforma che assicura la riduzione dei flussi di spesa per i prossimi 20 anni. Pochi paesi sono risusciti a farla». Ma per il presente «il paese ha un grosso problema: una spesa in rapporto al Pil che è troppo alta, tra le più alte al mondo». Sarà necessario, aggiunge, «toccare le pensioni d’oro e d’argento. L’approccio della legge di Stabilità è di congelare la perequazione. So che esistono difficoltà a livello costituzionale. Ma c’è una scelta da fare» afferma.


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