sabato 21 settembre 2013

AntiModernità di Francesco?

Papa Francesco mischia sapientemente i toni delle sue uscite. L'intervista a Civiltà cattolica è molto interessante, anche per alcune cose che non sono state pubblicizzate (qui l'integrale, attenzione: si scarica direttamente il file) e soprattutto per i toni, più che per l'impostazione dottrinale, in realtà non originale. 

Papa Francesco è un rivoluzionario, al tempo stesso "antimoderno"? Mi pongo questa domanda nel sentire riproporre l'immagine del denaro come "sterco del diavolo". Provo a dirla in modo molto banale: "demonizzare" - in senso letterale - così potentemente il denaro non sembra rappresentare una posizione "serena"; sarebbe troppo facile far notare che per secoli molti nella Chiesa hanno utilizzato questo "sterco" in modo non trasparente, mentre magari lo maledicevano a parole. E in realtà questo fenomeno è parte della denuncia di papa Francesco. Epperò c'è qualcosa di più. 

Qualcosa che è il motivo per cui ci commuoviamo nel leggere papa Francesco, ma credo che molti di noi non sarebbero capaci di dare tutto quello che hanno ai poveri; qualcosa che è il motivo per cui leggiamo il Vangelo, ma non riusciamo a metterlo in pratica. E silenziosamente ce ne distacchiamo.

Un'impossibilità di seguire questa traccia, che da una parte è il segno del peccato originale, e quindi non deve sorprendere, dall'altra ci chiede di trovare vie altre per dare compimento a quel regno di felicità che cerchiamo nei nostri cuori.

La modernità è anche (non solo) il tentativo più esplicito di cercare risposte e vie al di fuori dei sentieri segnati da quelli che ci dicono cosa è del diavolo e cosa no. E - utilizzando lo sterco del diavolo - accontentarci di una felicità - di una parte della felicità - più raggiungibile, meno celeste. Ma non per questo disprezzabile. Né per questo idolatria.

Può darsi che mi sbagli (è molto probabile), ma indulgere in questo approccio è comunque segno della sconfitta della Chiesa (forse è scritto che la Chiesa debba essere perdente...), al di la di tutti i successi "mediatici" che un papa "simpatico" può conseguire.

Francesco Maria Mariotti

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